Foto delle maestranze della ditta Aeronautica Caproni di Vizzola Ticino Il Progetto Un archivio che possa conservare, trasmettere e valorizzare il patrimonio culturale della Lombardia

L' Archivio Fotografico


AFL : una collezione di immagini d’autore per raccontare il patrimonio visivo e culturale lombardo.

Un po’ di storia lombarda…

La Lombardia venne originariamente occupata da Etruschi e Umbri: nel 400 a.C. subentrarono i Galli Insubri, forse autoctoni. Gli scontri con i Romani iniziarono nel III secolo e nel 222 la Lombardia divenne latina. La regione, divisa amministrativamente in Transpadana e Venetia, occupava centri militari strategici per il controllo dei confini e delle Alpi; Mediolanum era un’importante città commerciale alla quale venne tributato l’onore, ai tempi della tetrarchia di Diocleziano, di essere elevata a rango di capitale dell’Impero Romano d’Occidente, titolo che tenne dal 286 al 402 d.C.
Con lo sfaldamento dell’Impero la Lombardia fu teatro delle invasioni barbariche e delle guerre gotiche; fu brevemente in mano Bizantina fino a quando non si stanziarono i Longobardi (VI secolo) favorendo una ripresa economica e demografica della regione e dividendo l’Italia fra Longobardi (Italia Settentrionale, Spoleto e Benevento) e mondo Bizantino. Il Regno Longobardo d’Italia, all’acme con Liutprando, si estendeva per quasi tutta la penisola. I Longobardi politicamente si impegnarono lungamente per non essere percepiti come stranieri e dominatori e subirono un rapido processo di acculturazione. Nel 774 Carlo Magno tolse la Lombardia ai Longobardi e la trasformò in Marca, poi divisa in Contee, inserendola nel suo Impero. Con lo smembramento dell’Impero, la Lombardia passò sotto l’influenza dell’Imperatore tedesco.
Durante l’XI secolo si istituirono molti liberi comuni che entrarono in conflitto con gli Imperatori: le due guerre della Lega Lombarda (1167 e 1226) videro la sostanziale vittoria delle città che rafforzarono la loro autonomia rispetto al potere imperiale, rendendo possibile la graduale istituzioni di varie Signorie. Quella di Milano, con i Visconti prima e gli Sforza in seguito, si attestò come la più importante assoggettando nel Rinascimento quasi tutta la regione. E’ questo un periodo particolarmente florido per la Lombardia, attivo centro mercantile ed economico finanziario, con Milano centro di prestigio dell’Umanesimo.
All’inizio del XVI secolo la Lombardia venne prima conquistata dalla Francia e, subito dopo, dalla Spagna, a cui rimarrà fino alla Guerra di Successione Spagnola (1714). Gli anni spagnoli sono considerati anni di relativo declino e recessione. Con il seguente governo illuminato austriaco si introdussero nella Regione molteplici riforme economiche e politiche; sono anni di relativo sviluppo.
Con l’avvento di Napoleone la Lombardia entrò a far parte della Repubblica Cisalpina e dal 1892 della Repubblica Italiana (anche se in realtà l’estensione territoriale era limitata al Settentrione) formando con le Venezie il Regno Lombardo-Veneto, per poi ritornare all’Austria con la Restuarazione. Durante il Risorgimento Milano fu un importante centro della cultura patriottica nazionale. Dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza gran parte della Lombardia divenne parte del Regno d’Italia; il mantovano e Peschiera si unificarono alla Nazione nel 1866 con la Terza Guerra d’Indipendenza.
Dopo gli anni settanta dell’Ottocento si assistette ad un grande sviluppo economico e produttivo in ogni campo, che fece presto della Lombardia uno dei più importanti centri economici della giovane Italia. La Lombardia fu in quegli anni culla dei principali movimenti politici di massa, come il movimento cattolico ed il movimento socialista.
Milano fu uno degli epicentri delle tensioni sociali di inizio Novecento. Dopo l’avvento del fascismo, negli anni bui del regime, la Lombardia subì ingenti distruzioni e bombardamenti, in quanto principale centro economico.In seguito, essa divenne anche sede della Repubblica Sociale Italiana. Di converso, la Lombardia fu uno dei centri più attivi della Resistenza.
La ricostruzione post-bellica trasformò marcatamente il territorio con l’insediamento di nuove industrie e la modernizzazione dell’agricoltura. La Lombardia si rese protagonista negli anni del boom economico e successivamente si sviluppò nei servizi e nel Terziario. (fonte http://www.comuni-Italiani.it)

… e l’idea dell’Archivio

L’uomo nei secoli ha edificato ambienti e territori in connessione al proprio sviluppo, alle proprie conoscenze, alle tecnologie, urbanizzando parte del Paese e meccanizzando l’agricoltura per far fronte alla sempre maggiore richiesta alimentare.
Scelte che, insieme al progresso della società, hanno portato purtroppo anche all’annichilimento dei territori, mutando in modo radicale il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, dai centri alle periferie.
Terminato il boom economico, di cui la Lombardia per decenni è stata protagonista, con l’affermarsi di una economia detta “globale”, l’egemonia sempre più evidente di Paesi emergenti, la delocalizzazione dell’attività manifatturiera a basso costo e la cessione di grandi marchi del Made in Italy a multinazionali straniere, la società lombarda si è ritrovata a riflettere sul destino del Paese in termini occupazionali ma anche di tutela del patrimonio paesaggistico, artistico, storico e abitativo, vera ricchezza costruita nei secoli.
Tale premessa è necessaria per motivare la nascita di un archivio con la finalità prioritaria di testimoniare visivamente la storia e i vissuti non limitandosi al passato ma con un continuo sguardo al presente, fornendo un valido contributo in merito a politica, lavoro, costume, prosperità collettiva e ambiente.
L’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza, sensibile a queste tematiche e incline ad una tutela della memoria e dell’identità del territorio, ha deciso di chiedere il supporto dell’Archivio Fotografico Italiano, che da anni acquisisce e reperisce immagini per tale finalità. Il Comune di Castellanza ha deliberato, quindi, di istituire l’Archivio Fotografico Lombardo per tutelare, diffondere, studiare e comprendere la storia del territorio, anche quella minore ma ricca di tradizioni e di storie.
Un progetto che consiste in una sede operativa con attrezzature idonee, tecniche e tecnologiche, un sito dedicato, operatori formati, capacità di progettazione e di sviluppo, avvio di contatti e di collaborazioni con fotografi, storici, studiosi, studenti, editori e realtà paritetiche.
La collezione attuale può contare su migliaia di immagini, analogiche e digitali, suddivise per luoghi e temi, che tratteggiano una corposa visione d’insieme della Regione.
Paesaggi, ambienti, architetture, vita sociale, ritratti, lavoro, industria, feste popolari, tradizioni, cerimonie e tutti gli aspetti più significativi che la Commissione deciderà di approvare e di includere nella raccolta.
L’Archivio è inoltre luogo di incontro dinamico, di programmazione e didattica, di formazione e ideazione di nuovi progetti e di specifiche campagne di documentazione, di incontro tra generazioni, di apprendimento e sapere, di approfondimento culturale, tecnologico e scientifico nel campo della digitalizzazione, della conservazione, della catalogazione, della consulenza e della comunicazione.
Le plurime documentazioni storiche raggruppate in modo organico consentiranno di beneficiare di immagini di qualità e contenuti essenziali minuziosi a supporto della parte visuale.
Il sito dedicato consente di diffondere il lavoro, svolto con minuziosa attenzione e passione, favorendo un incessante dialogo per costruire una sociologia della reminiscenza.
L’obiettivo dell’AFL, quindi, è di rendere l’Archivio un punto di riferimento aperto a ricercatori, studiosi, studenti, editori, appassionati e cittadini favorendo la partecipazione attiva e scambio di esperienze e di idee con le realtà del territorio.