- AFL - Archivio Fotografico Lombardo > Fondi Milano e Provincia > Franco Sala – Il bosco del WWF di Vanzago: 2017-2020
Biografia
Franco Sala, nato nel 1956, vive a Parabiago (MI) a due passi dal Parco Naturale Valle del Ticino. L’avventura fotografica inizia alla fine degli anni ’70, quando, dopo aver frequentato il corso di fotografia presso l’Istituto Europeo di Design, comincia a “scattare” le sue prime immagini di natura. Nel 1979 entra a far parte della SICF (Società Italiana di Caccia Fotografica), dove affina le tecniche fotografiche naturalistiche grazie ai consigli di fotografi esperti.
Nel tempo pubblica sue fotografie su riviste e libri di natura, partecipando a concorsi fotografici a livello nazionale e internazionale, ottenendo premi e apprezzamenti importanti. Dalla metà degli anni novanta il suo approccio alla fotografia naturalistica è cambiata. Non più la classica foto di caccia fotografica, in cui il soggetto è parte decisiva dell’immagine, ma una ricerca più artistica, dove luci, forme, colori e movimento si fondono concependo fotografie di particolare impatto visivo, valorizzate da uno uso sapiente del mezzo.
Una sorta di astrattismo visivo che trova nella gamma tonale e nel mosso la cifra stilistica che rinnova il suo modo di vedere e di approcciarsi con l’ambiente, frutto di anni di osservazione.
Usa corpi e obiettivi Canon dal 17mm al 500mm.
Il bosco WWF di Vanzago:2017-2020
Il Bosco WWF di Vanzago è una Riserva naturale della Regione Lombardia è un sito Natura 2000. Un’area naturale di foresta planiziale, con anche la presenza di zone umide, a soli 23 km (in linea d’aria) dal Duomo di Milano. E’ presente anche un Centro Recupero Animali Selvatici. L’oasi ha un’estensione di circa 200 ettari di cui 140 di proprietà WWF.
La riserva naturale regionale del Bosco Wwf di Vanzago è stata lasciata in legato testamentario al WWF dal Commendator Ulisse Cantoni nel 1977. La personale ed estesa riserva di caccia, come ben stabilito dal suo proprietario, è stata data in eredità affinché venisse trasformata non più in luogo di morte, ma in un’area protetta, possibile meta di visite e luogo di studio e ricerche.
Gli habitat per cui il Bosco di Vanzago è nell’elenco dei 176 siti di importanza comunitaria presenti in Lombardia sono i querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa Centrale e i laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition.
Il capriolo è il simbolo dell’oasi ed è presente con una popolazione di 50-60 esemplari. Le altre specie faunistiche più interessanti sono: due coleotteri ritenuti di interesse comunitario come il cervo volante (Lucanus cervus) e il Cerambicide della quercia (Cerambyx cerdo) che sono legati al legno in marcescenza presente nel bosco. Tra gli uccelli nidificanti ci sono l’astore, la nitticora e il tarabusino. Importante anche la presenza di anfibi come il tritone crestato italiano e la rana di Lataste.
Di rilievo la presenza di Marsilea quadrifolia, una rara felce acquatica quasi del tutto scomparsa in Lombardia.
Franco Sala si muove all’interno del parco con la discrezione che lo identifica, nelle varie stagioni, passando dal sole raggiante che vivacizza i colori con estensioni tonali dal fascino primordiale, alle più solitarie giornate dominate dalla nebbia che avviluppa e cela, creando ambienti dal mistero recondito, o ancora, in ambienti innevati dove è il silenzio a dominare.
Le sue fotografie formano un mosaico affascinante, sublimando i vari aspetti che si nutrono di luce.
Boschi, piante, specchi d’acqua, aggraziata vegetazione e il mondo animale, vero protagonista della sua ricerca.
Una fauna discreta, favorita da una biodiversità protetta, che l’autore riprende con maestria, in punta di piedi e con lunghi appostamenti, rivelando i naturali atteggiamenti delle varie specie.
In definitiva un patrimonio da tutelare, che la fotografia racconta in un susseguirsi di imprevedibili, armoniose e belle inquadrature.