- AFL - Archivio Fotografico Lombardo > Fondi Como e Provincia > Emilio Tovaglieri – Carnevale di Schignano- 1994
Divertente, emozionante, coinvolgente, questa eterna sfida di classe tra “uomini semplici e ricchi”, ogni anno anima il Carnevale in questo angolo di Val d’Intelvi, tra verdi monti che paiono pronti a tuffarsi nel blu del Lago di Como.
Il Carnevale di Schignano si tramanda di generazione in generazione, rispettando tradizioni che esaltano l’aspetto folcloristico e culturale di uno dei Carnevali maggiormente ricco di fascino, e proprio per questo spesso oggetto di studi e ricerche.
Accompagnati dalle note della Fughèta, la tradizionale banda di paese, dietro enigmatiche maschere scolpite a mano nel legno, i Brut catturano l’attenzione dei numerosissimi presenti con balzi, cadute e abiti che richiamano uno stile di vita umile, ricoperti da stracci, pelli di animali e pesantissimi campanacci. Seri, distinti e ricoperti di pizzi, merletti e ninnoli, i Mascarun (i Beii) rappresentano invece la classe benestante.
Altre figure (i Sapoeur, la Ciocia, la Sigurtà, il Carlisepp) animano poi i cortei, proiettando nel mondo contemporaneo uno spaccato di vita dei tempi che furono. Tutti si danno un gran da fare, ma nessuno può parlare, ad eccezione della Ciocia, moglie-serva del Mascarun.
Insomma, una allegra confusa baraonda in cui ogni personaggio ha un ruolo e un doppio compito: quello di conservare una suggestiva antica tradizione e al contempo regalare un’esperienza unica, multisensoriale, a quanti scelgono di gustare dal vivo i colori, i suoni, gli odori e i sapori del Carnevale di Schignano, splendida meta per una gita sul Lario e tra le sue valli, alla ricerca di ancestrali rituali tramandati di padre in figlio nei secoli.
Il Carnevale di Schignano prende il via, come da consuetudine locale, la mezzanotte della notte tra il 5 e il 6 gennaio. Da quel momento è un susseguirsi di preparativi che sfocieranno nelle sfilate e nei cortei di febbraio e marzo che da anni richiamano migliaia di turisti.
Durante la sfilata finale “del martedì grasso”, va in scena la tradizionale “fuga del Carlisepp”. Il fantoccio, che impersonifica il Carnevale, sarà poi prontamente riacciuffato e messa al rogo, al termine della tambureggiante serata fatta di danze e piatti di gastronomia tipica.
Fonte: Sito ufficiale Carnevale di Schignano