“L’importanza di Brescia in Lombardia, seconda solo a Milano per numero di abitanti e peso economico, è frutto di una lunga storia legata a una posizione geografica felice: sulla strada che unisce Milano a Venezia e all’incontro della val Trompia con la pianura padana, in un’area di miniere di ferro e industria metallurgica “ante litteram”.
Ricchezza di presenza umana e grande varietà di paesaggi caratterizzano il grande territorio bresciano. Dalla pianura in cui si cercano gli immutati segni agricoli di rogge e cascine si passa alle colline moreniche della Franciacorta. Tradizioni produttive (a partire dalla pesca) e gastronomiche accrescono l’interesse naturalistico e storico del Lago d’Iseo. In circa 80 km da Pisogne al passo del Tonale trascorrono frutteti e vigneti, agglomerati urbani e industrie ormai storiche, paesaggi prealpini disseminati di castagneti, plaghe di montagna che invitano allo sci e alle escursioni nel parco dell’Adamello; si fissano, impresse nelle pietre, le immagini di vita di remoti progenitori camuni. Anche se i limoni non vi si coltivano più, il Garda bresciano rimane la terra “dove fioriscono i limoni” cantata da Goethe nel 1786. La villeggiatura, poi vacanza e turismo, non è più cessata da allora.”
(da “Lombardia”, Touring Club Italiano)