ANPI Castellanza

Partigiani castellanzesi

La 101° Brigata Garibaldi aveva centro operativo a Legnano e sezioni staccate a Castellanza e Valle Olona.
A Castellanza i partigiani garibaldini avevano due punti di ritrovo: nel rione di Insù si riunivano presso la Trattoria degli Amici (dalla Linda), in via Eugenio Cantoni (attuale n. 77); a Castegnate il ritrovo era invece presso la Cooperativa Circolo Famigliare, in riva al fiume Olona, al centro del parco dove oggi si trova la fontana del monumento dedicato ai caduti marinai.
A Castellanza era presente anche un gruppo di partigiani della Brigata Costanzia che faceva parte della Divisione Alfredo Di Dio operante in Val Strona.
A dare supporto logistico ai partigiani della Costanzia c’era anche un gruppo di ragazzi dell’oratorio San Giuseppe, i “Ribelli per amore”; il punto di riferimento di questo raggruppamento era il campanile della chiesa Sacra Famiglia.
            da “Per non dimenticare: 25 aprile – Costalunga-Castellanza – 1945-2015”

Le fotografie donate dalla sezione ANPI di Castellanza ci propongono immagini dei partigiani castellanzesi scattate il 25 aprile 1945 e nei giorni successivi, in occasione di cerimonie civili e religiose per la celebrazione della raggiunta Liberazione. Sono presenti alcune personalità di spicco.
Antonio Buzzi (1921-1978) attivo nella Resistenza partigiana nell’ambito del raggruppamento Alfredo Di Dio, di ispirazione cattolica, come comandante della Brigata Costanzia con il nome di “Giuseppe”. Da questa esperienza si consolidarono i valori di riferimento della sua azione politica che esplicitò come sindaco di Castellanza dal 1948 e successivamente in seguito alle elezioni 1951 e del 1956. Per il suo passato di militare e partigiano ha ricevuto le medaglie al valore come capitano dell’artiglieria e come partigiano. È stato un amministratore attento ai bisogni della cittadinanza con particolare riferimento al miglioramento delle infrastrutture della città.

Adolfo Marvelli nacque a Rovigo il 25 novembre 1916. Promosso Capitano di artiglieria nel 1943, dopo l’8 settembre del medesimo anno entrò nelle formazioni partigiane, prima in Val d’Ossola e successivamente nella Divisione Alto Milanese della quale tenne il comando fino al 30 aprile 1945. Fu stimato dagli stessi avversari che a lui si consegnarono dopo le trattative.

Don Carlo Pozzi, coadiutore che gestiva l’oratorio San Giuseppe, fornì supporto morale e logistico alla Resistenza castellanzese. Dopo l’8 settembre 1943 sostenne che non si doveva aderire alla Repubblica di Salò ma al contrario aderire ai gruppi partigiani oppure espatriare clandestinamente in Svizzera. In collaborazione con il comandante partigiano Luciano Vignati e con i giovani disposti ad entrare in clandestinità, organizzò il primo nucleo di partigiani di Castellanza che in seguito, con altre adesioni, costituirà la Brigata Costanzia.
Alcuni ritratti presenti nel fondo sono dedicati a partigiani castellanzesi deceduti prima della Liberazione.
Giuseppe Ranzani (1900-1945) membro della 101° Brigata Garibaldi. Fu arrestato dai tedeschi nel marzo 1944 presso la ditta Pensotti di Legnano in quanto ritenuto ritenuto uno dei capi del movimento sindacale. Deportato a Mauthausen, morì nel sottocampo di Gusen il 23 aprile 1945.
Elio Colombo, partigiano appartenente alla II Divisione autonoma “Langhe”, cadde a Ponte di Perletto (CN) il 12 febbraio 1945 in uno scontro con gli Arditi della Divisione San Marco della RSI.